Patologia vertebrale e Chirurgia vertebrale. Per curare le patologie della colonna vertebrale che vedremo elencate qui sotto ci si deve rivolgere a specialisti e dotati di grandissima esperienza chirurgica; non esistono grandi problemi che si risolvono con soluzioni semplici. I danni riportati nella chirurgia vertebrale scorrettamente eseguita possono essere penosi e definitivi. Bisogna saper evitare Medici inesperti che promettono miracoli. Lo specialista in chirurgia vertebrale decide: -quando e quali farmaci dare nelle fasi acute di dolore -quando e in che tempi attuare una terapia chirurgica -quando attuare un trattamento conservativo con manovre osteopate in ausilio con un fisioterapista specializzato -quando e in che modi attivare la riabilitazione post-intervento Tutto questo perchè il paziente possa avere dal neurochirurgo il migliore risultato possibile.
Piccolo vademecum per chi si avvicina alla lettura di questa pagina: Molti dei problemi legati alla colonna vertebrale possono trarre giovamento da una corretta impostazione e cura fisioterapica, dalla perdita del peso, dalla abitudine ad eseguire quotidianamente una giusta ginnastica, evitando le abitudini giornaliere che sottopongono la colonna vertebrale a posture errate. Non sempre i medicinali e gli interventi chirurgici possono risolvere il dolore lombare (il piu’ frequente); qualcuno si dovra’ rassegnare a portare la croce del dolore lombare o cervicale. Multipli tentativi chirurgici quasi sempre peggiorano la situazione. La depressione rappresenta uno dei terreni di fallimento della chirurgia vertebrale e delle cure del dolore in genere.
Vediamo ora nel dettaglio le piu’ frequenti patologie e la possibilita’ di soluzione.
Ernia del disco lombare L’ ernia del disco lombare causa un forte dolore alla parte bassa della schiena e si irradia ad una delle gambe con varia e diversa distribuzione. Il dolore alla gamba di solito prevale rispetto al dolore lombare. La compressione del nervo sciatico oltre al dolore puo’ provocare paralisi di gruppi muscolari e alterazioni della sensibilita’ alla gamba o al piede (formicolio, scosse elettriche, crampi dolorosi).
Esegui una visita specialistica
Esegui un esame di Risonanza Magnetica e se non puoi una TAC del tratto lombo-sacrale
Utilizza i farmaci che ti consiglia il Medico
Stai a riposo e non sottoporti a trattamenti di manipolazione della schiena
Se hai una paralisi del piede o senti venire meno la forze ad una gamba o il formicolio alla gamba diventa eccessivo rivolgiti d’ urgenza ad un Neurochirurgo, il tuo nervo potrebbe rimanere lesionato definitivamente
Se dopo tre settimane il dolore non migliora sensibilmente sei candidato all’ intervento chirurgico.
Ricorda che solo lo specialista sa darti i consigli giusti; lui ha piu’ competenza del macellaio, del portiere sotto casa, della zia e di chi ti consiglia di non farti mai toccare per non rimanere paralizzato. Dare consigli sui dolori degli altri non costa nulla ma non e’ una soluzione.
L’ intervento chirurgico per l’ asportazione dell’ ernia del disco lombare e’ oggi un intervento sicuro, veloce poco invasivo nelle mani di una equipe neurochirurgica di esperienza che utilizzi il microscopio operatorio. Il dolore alla gamba cessa immediatamente e il dolore dell’ intervento e’ trascurabile. La tanto temuta recidiva dell’ ernia, cioe’ il riformarsi di una nuova ernia e del nuovo dolore alla gamba colpisce l’8-9% degli operati correttamente e l’8-9% delle persone non operate per una durata di 30 anni successiva al primo episodio.
La terapia LASER PERCUTANEA o la COABLAZIONE del nucleo polposo a CONTATTO per le ernie del disco, cervicali, dorsali (tranne che per il tratto T1-T5) e lombari (da non confondere con altri trattamenti Laser) è una nuova tecnica che si esegue con l'utilizzo della anestesia locale. Il nucleo polposo dello spazio intervertebrale interessato viene colpito da un raggio laser dopo la introduzione di una fibra ottica; quest'ultima viene posta a contatto con il nucleo polposo stesso attraverso la guida di un ago inserito a livello della schiena del paziente: il tutto sotto controllo radiologico costante. Dal punto di vista fisico si produce una vaporizzazione di almeno parte del nucleo polposo e questo determina la decompressione del nervo interessato (l'obbiettivo della procedura non è la riduzione o la scomparsa dell'ernia ma la marcata riduzione della pressione esercitata dal sistema"disco ed ernia" sulla radice nervosa).
ERNIA DEL DISCO CERVICALE Parimenti all’ ernia del disco del tratto lombare, la fuoriuscita di materiale discale a livello cervicale provoca dolori lancinanti alla spalla e al braccio fino alla mano che spesso risulta addormentata o in preda a scariche "elettriche". Questa evenienza e’ di gran lunga meno frequente rispetto all’ ambito lombare ma puo’ risultare molto piu’ dolorosa. Se accusi il dolore al collo che si irradia ad un braccio o, meno frequentemente ad entrambe le braccia, rivolgiti subito allo specialista:
Esegui una Risonanza magnetica del collo
Sottoponiti a terapia generosa con cortisonici se possibile
Usa un collare morbido
Stai a riposo assoluto
Non farti manipolare il collo nella fase acuta
Se il dolore non cessa rapidamente, nella notte non ti e’ possibile stenderti per riposare, se ti accorgi di una debolezza al braccio puo’ esserci la necessita’ di sottoporti all’ intervento.
L’ intervento per l’ asportazione dell’ ernia del disco cervicale e’ piu’ agevole e meno rischiosa di quanto la credenza popolare e purtroppo di molti Medici lascino intuire; l’ intervento e’ poco doloroso nei giorni successivi alla procedura e il disagio e’ dato piu’ che altro dal collare che va portato per alcune settimane; il disco asportato viene sostituito da un disco in materiale particolare; il collo potra’ essere mosso come prima senza alcuna limitazione. Questo intervento viene utilizzato spesso anche per la risoluzione di dolori gravi cervicali dovuti al consumo di uno o piu’ dischi quando si crei la situazione di instabilita’ del rachide cervicale. Attualmente ci sono delle protesi di disco che sostituiscono fedelmente le caratteristiche fisiologiche del disco intervertebrale. Sono solitamente indicate su pazienti giovani e adulti senza problemi di osteofitti e artrosi di grado alto. Il follow-up di tali protesi di disco è gia di lunga data.
IL DOLORE LOMBARE e la SCIATALGIA Il dolore lombare (al basso schiena, lombalgia, lombagine, lombosciatalgia, sciattica) affligge praticamente tutta l’ umanita’ in misura variabile dopo i 30 anni, ma puo’ comparire gia’ in eta’ giovanile. Le cause piu’ frequenti sono:
La discopatia degenerativa (la disidratazione dei dischi lombari), generalmente gli ultimi due compresi fra le vertebre L4 ed L5 e fra L5 e il sacro (S1). I dischi vengono praticamente schiacciati costantemente nei movimenti e nella stazione eretta provocando forti dolori al basso schiena.
Lo scivolamento delle vertebre rispetto alla sottostante (spondilolistesi) situazione che puo’ comparire sia per la grave degenerazione del disco oppure per un difetto di fuzione dell’ arco della vertebra (spondilolisi o lisi dell’ istmo vertebrale); ne risulta un grave dolore lombare spesso irradiato all’ arto inferiore o agli arti inferiori in misura sempre piu’ grave. Il canale stretto lombare (stenosi del canale lombare); nelle persone anziane si manifesta una ristrettezza progressiva del canale lombare con conseguente compressione dei nervi che innervano gli arti inferiori dando una sensazione di torpore, pesantezza e stanchezza alle gambe durante la marcia, con claudicazio neurogena. La frattura vertebrale nelle persone affette da osteoporosi risulta molto dolorosa e obbliga a letto portando un pesante busto.
Soluzioni chirurgiche Nella discopatia grave con dolori costanti viene praticata una stabilizzazione trans-lamino-articolare che di fatto blocca la compressione del disco pur senza limitare i movimenti di tutto il tratto lombare. L’ intervento che e’ di breve durata e di scarso rischio operatorio ha permesso il netto miglioramento dei dolori lombari.
Nella spondilo-listesi viene praticata la stabilizzazione traspeduncolare con un sistema di viti e barre ed eventualmente gabbia (cage) intersomatica sia via TLIF, PLIF o XLIF che bloccando lo scivolamento delle vertebre e ricostituendo la distanza intervertebrale, risolve il dolore lombare e migliora i dolori eventualmente presenti alle gambe.
Nella stenosi del canale lombare si pratica la ricalibrazione del canale mediante un intervento chirurgico atto anche a decomprimere le radici lombari sofferenti; e stabilizzare la colonna, il risultato e’ sempre ottimo.
Nella frattura vertebrale da schiacciamento per osteoporosi di una vertebra lombare o dorsale, viene da tempo praticata la vertebroplastica o la cifoplastica che eseguita in anestesia locale e in pochi minuti, utilizzando apposito cemento iniettato nella vertebra rotta, consente una rapida mobilizzazione e la scomparsa di dolori pressoche’ immediata. L'intervento può essere eseguito in DaySurgery. La scelta della procedura chirurgica ( vertebroplastica, cifoplastica o altro) viene valutata via via dallo Specialista dopo opportuno colloquio con il paziente al fine di valutare i pro e i contro e i rischi della procedura stessa; personalmente ritengo che prima di giungere all’ intervento per la soluzione di dolori lombari, vada percorsa la strada del trattamento fisioterapico; ampio credito viene dato oggi alla ginnastica in acqua.
La chirurgia vertebrale e’ in grande sviluppo e si pone come soluzione della maggior parte, ma non di tutti i problemi vertebrali che causano dolori mal di schiena, deformita’ e deficit neurologici di vario grado. Attualmente e sempre piu’ spesso vengono proposte soluzioni ai problemi della colonna vertebrale da parte di MEDICI non Specialisti , FISIOTERAPISTI OSTEOPATI, ANESTESISTI, FISIATRI, MASSAGGIATORI ecc. Può succedere che le soluzioni sono del tutto non idonee e le piu’ disparate che, se da una parte non danneggiano, nemmeno risultano efficaci.
Recentemente anche gli Anestesisti hanno deciso di lanciarsi nel grande mercato del mal di schiena proponendo interventi chirurgici che rappresentano piu’ che altro un grave rischio per il paziente e non arrecano alcun beneficio; uno fra tutti la neurolisi endoscopica vertebrale. Non a caso da questa pratica hanno preso le distanze tutti i Neurochirurghi che si occupano seriamente da anni di chirurgia vertebrale.
Purtroppo l’ esperienza insegna che quasi nessuno e’ disposto a tentare il trattamento fisioterapico se non per breve tempo; piu’ facilmente si cade vittima delle proposte terapeutiche rapide a base di farmaci o di gas miracolosi; in genere il miglioramento e’ solo temporaneo.